A Merano il Friuli di Pasolini con le foto di Danilo De Marco

Il Friuli di Pasolini approda in Alto Adige.
Una selezione della mostra fotografica La perduta gioventù, con gli splendidi scatti realizzati nei primi anni Novanta da Danilo De Marco, sarà infatti esposta al Centro per la Cultura di Merano, su iniziativa del Fogolâr Furlàn di Bolzano, in stretta sinergia con il Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia e inoltre  in collaborazione con l’UPAD (Università Popolare delle Alpi Dolomitiche) di Merano, la Fondazione “Paolo Mosna” onlus, la Biblioteca Civica, la Cooperativa Mairania857 e la locale Società Dante Alighieri.

"La perduta gioventù" a Merano. Manifesto
“La perduta gioventù” a Merano. Manifesto

Si tratta di un nuovo viaggio espositivo per questi magnifici documenti in bianco e nero con cui De Marco ha rievocato l’antico ambiente del Friuli popolare caro a Pasolini, ritraendo gli amici friulani che, a vario titolo e in situazioni diverse, furono in contatto con il poeta durante la stagione giovanile della sua esistenza. Accanto ai primi piani degli allievi e dei sodali dell'”Academiuta di lenga furlana”, vi compare anche una significativa galleria di amici artisti, come Giuseppe Zigaina e Virgilio Tramontin, di letterati e poeti, come Novella Cantarutti, Elio Bartolini e Sergio Maldini, di compagni di militanza politica nelle file del PCI.
Una piccola serie di volti perduti, già esposta nel 2012 a Casa Colussi e ora depositata nel suo prezioso archivio fotografico, che sarà visibile anche a Merano dopo la vernice di lunedì 7 novembre 2016, ore 20.30 (durata fino al 12 novembre), con la  presenza di Licio Mauro, presidente del Fogolâr bolzanino, dei rappresentanti delle varie associazioni coinvolte e, per il Centro Studi casarsese, di Angela Felice, che per l’occasione terrà una conferenza sulla formazione friulana di Pasolini.
Del resto è nel ricordo vivo del grande poeta che si colloca questa iniziativa espositiva, quale tassello inaugurale di un ricco programma di appuntamenti, che prevede inoltre, il 9 novembre,  la relazione di Elfriede Reiter sul cinema di Pasolini (ore 15.30) e  la proiezione del documentario Comizi d’amore (ore 20.30) e infine, il 26 novembre, ore 16.30, un approfondimento sulla figura e sull’opera di Pasolini a cura della Società Dante Alighieri.
Anche l’Alto Adige vuole così rendere omaggio al geniale e  poliedrico  poeta-cineasta, che peraltro scelse nel 1971 proprio quella zona, per la precisione Castel Roncolo e Bressanone, per il set di alcune scene del suo Decameròn.