Un film di Charlotte  Waligōra sui passi di Pasolini per i suoi “Sopralluoghi in Palestina”

Sabato 26 novembre 2016 alle ore 21.30, è stato presentata a Parigi (ancien hôpital Saint Vincent de Paul) un’anteprima con tre estratti del film documentario Repérages en Terre Sainte après les «Repérages en Palestine» de Pier Paolo Pasolini – Réflexions pour une société post matérielle, girato tra aprile e agosto 2016 dalla regista Charlotte Waligōra, in collaborazione con Fanny Legros e con il sostegno della Canon.
Il film , che sarà visibile nella sua interezza nel dicembre 2016, è definito dalla sua autrice un “viaggio filosofico” ed è organizzato come  un reale itinerario geografico in vari luoghi (tra essi, Parigi, Marsiglia, Casarsa, diversi paesaggi italiani) ma soprattutto in quelli della Palestina, in cui Pasolini girò i suoi Sopralluoghi  in vista della realizzazione del Vangelo secondo Matteo e che la Waligōra perlustra con gli occhi critici  del presente.
Qui di seguito la descrizione  e il trailer del lavoro, che ci sono stati inviati dalla regista. (af)

Charlotte Waligora
Charlotte Waligora

Trailer in francese : https://www.youtube.com/watch?v=5WyDq7rU6Ps

2016 en Europe.
L’atmosphère est transitoire. Des signes comme la loi interdisant le gaspillage alimentaire, les réseaux d’échanges, le mouvement «Nuit debout », les manifestations nationales françaises après les attentats qui se veulent a-politiques, affirment la transition d’une société de consommation à une société post consumériste et post matérielle, simultanée à une perte de crédit des autorités politiques et à une rupture réelle entre la nation et ses élites.
Le néo libéralisme triomphe pourtant. Les investisseurs récupèrent les nouvelles tendances et les désirs d’une consommation se voulant plus morale que consciente. Jésus de Nazareth aurait été l’une des premières pensées
«sociales » de l’histoire. Dans les 4 évangiles canoniques, et certains évangiles apocryphes, sont clairement exposés sa colère, ses indignations, la dimension rebelle de sa nature.
C’est ce Jésus et par extension une forme de «christianisme» primitif – à pieds, avec le stricte minimum selon ses ordonnances – que filme Pier Paolo Pasolini à travers l’Evangile selon Saint Mathieu de 1964, film pour lequel il réalise les  Repérages en Palestine  (édités en 1965).
Pier Paolo Pasolini dévoile les mêmes élans critiques que Jésus de Nazareth, dans la société italienne post-fasciste qui est la sienne. Ces deux hommes ont  distinctement, posé la question de la légitimité des pouvoirs en place, avertissant sur leur nature réelle. Se pose également la question de la prise de pouvoir des hommes au nom de Dieu. Nous partons en Terre Sainte, dans les pas de Pier Paolo Pasolini, sur le chemin de Jésus de Nazareth et nous questionnons leurs pensées respectives dans le contexte qui est le nôtre aujourd’hui.

Locandina
Locandina

Europa, 2016.
L’atmosfera è transitoria. Alcuni segnali, come la legge che vieta gli sprechi alimentari, le reti di scambio, il movimento «Nuit debout», le manifestazioni nazionali francesi dopo gli attacchi terroristici che si vogliono a-politiche, affermano il passaggio da una società consumista a una società post consumista, post-materiale, in simultanea a una perdita di credito nei confronti delle autorità e a una vera e propria frattura tra la nazione e le sue élite.
Eppure, il neoliberismo trionfa ancora. Gli investitori recuperano le nuove tendenze e i desideri di un consumo che si vuole più morale che consapevole. Gesù di Nazareth sarebbe stato uno dei primi pensatori “sociali” della storia. Nei quattro Vangeli canonici e in alcuni vangeli apocrifi sono chiaramente esposte la sua rabbia, la sua indignazione, la dimensione ribelle della sua natura.
Questo Gesù, e per estensione una forma di “cristianesimo” primitivo – a piedi, con lo stretto indispensabile -, filma Pier Paolo Pasolini ne Il Vangelo secondo Matteo del 1964, film per il quale esegue i Sopralluoghi in Palestina  (usciti  nel 1965).
Pier Paolo Pasolini rivela lo stesso slancio critico di Gesù di Nazaret nei confronti di quella che era la società italiana post-fascista del suo tempo. Questi due uomini, in maniera diversa, hanno entrambi messo in discussione la questione della legittimità del potere, mettendo in guardia sulla sua vera natura. Viene anche posta la questione della presa di potere da parte dell’uomo in nome di Dio. Andiamo dunque in Terra Santa sulle orme di Pier Paolo Pasolini, sul cammino di Gesù di Nazareth e mettiamo in relazione il loro rispettivo pensiero in quello che è oggi il nostro contesto sociale, storico e politico.
(traduzione di Raffaella  Zanni, http://charlottewaligora.com/)

[info_box title=”Charlotte Waligōra” image=”” animate=””]storica e  critica d’arte,  docente, ha conseguito nel 2008 il dottorato in storia dell’arte moderna. Dal 2006 è direttrice della Fondazione Rustin a Parigi.[/info_box]