Progetto “Testori e lo scandalo del teatro” a Teatri di Vita di Bologna ( 22 e 24 marzo ’18)

Le parole di Giovanni Testori, con la loro incredibile forza espressiva e capacità di sondare gli abissi e la grandiosità dell’animo umano, sono al centro del progetto che la compagnia (S)blocco5 propone alla città di Bologna. “Giovanni Testori e lo scandalo del teatro” è un omaggio, realizzato in collaborazione con Teatri di Vita e con il patrocinio del Comune di Bologna e dell’Associazione Testori, a 25 anni dalla scomparsa dell’artista lombardo, allievo (così come fu Pasolini) del bolognese Longhi, maestro di una generazione di grandi intellettuali e artisti. Nel programma anche una lezione di Stefano Casi sul testo che Testori scrisse a caldo dopo la morte di Pasolini.
Qui di seguito il comunicato diffuso dagli organizzatori.

“Giovanni Testori e lo scandalo del teatro”
un progetto a Teatri di Vita di Bologna
redazionale
 

www.lafolla.it – 16 marzo 2018 

L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna) giovedì 22 marzo dalle ore 17,  per un conferenza-spettacolo con video e interventi, e sabato 24 marzo alle ore 20 per la presentazione dello spettacolo I Promessi Sposi alla prova, studio di Giovanni Testori, diretto e interpretato da Yvonne Capece e Walter Cerrotta.
Testori e lo scandalo del teatro è un percorso di avvicinamento all’opera di un artista controverso, estremo nella sua passione sensuale e concreta per la vita, capace di indagare gli abissi dell’uomo con uno sguardo lontano dal cinismo o dal moralismo. Per Testori, infatti, lo scandalo vero non sta negli “eccessi” della vita, ma nella sua diminuzione e mercificazione. Un pensiero complesso, non pacificato e difficile da ridurre in categorie, a cui avvicinarsi proprio attraverso l’arte più concreta e sensuale di tutte: il teatro.
Si inizia il 22 marzo dalle 17 alle 20.30 con una conferenza-spettacolo: letture, video, interventi di artisti, studiosi e persone vicine a Testori, come il nipote e presidente dell’Associazione Testori, Giuseppe Frangi e Alain Toubas, a cui l’artista aveva dedicato intense pagine e con cui aveva condiviso il lavoro di gallerista e di mercante d’arte. Si parlerà, nella prima parte, di sensualità e desiderio nel suo teatro, di figure come la Monaca di Monza e Cleopatra, o meglio Cleopatràs, con gli interventi delle attrici Yvonne Capece e Arianna Scommegna e della studiosa Daniela Iuppa. La seconda parte sarà dedicata alla vitalità e alla ribellione “contro chi la vita cerca di diminuire”, anestetizzare e mercificare: dopo un dialogo con la regista romana Maria Teresa De Vito sul suo documentario  L’angelo della realtà, Stefano Casi commenterà il testo letto dall’attore Walter Cerrotta A rischio della vita, scritto da Testori a caldo dopo la tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini. La giornata, a cura di Veronica Schiavo e Micol Vighi, si chiuderà poi con una riflessione sulla figura del maestro e sull’eredità intellettuale non solo di Testori, ma di un momento culturale centrale per la scena italiana ed europea.

Novate milanese. Casa Testori, interno.
Novate milanese. Casa Testori, interno.

Si continuerà poi il 24 marzo alle ore 20, sempre a Teatri di Vita, con lo spettacolo interpretato e diretto da Yvonne Capece e Walter Cerrotta I Promessi Sposi alla prova, studio. Questa è la seconda sfida testoriana della compagnia bolognese: «Se con La Monaca di Monza avevamo indagato il rapporto di Testori con il religioso e la spinosa questione della libertà di scelta, ne I Promessi sposi alla prova ad essere protagonista è la pratica stessa del fare teatro. Abbiamo radicalmente trasformato il capolavoro di Testori – nel quale un Maestro guida 6 interpreti nella realizzazione di uno spettacolo ispirato al grande romanzo – per denunciare l’incertezza, lo sconforto e l’inquietudine di due attori rimasti soli, orfani di maestri e guide, di fronte alla difficile scelta di fare arte e teatro nel 2017». Lo spettacolo è dunque una riflessione sulle difficoltà delle giovani generazioni di artisti, abbandonate da un sistema che sempre meno garantisce, supporta e guida la difficile scelta di fare del teatro una ragione di vita e un mestiere. In scena un cassa, una spada e una cornice a racchiudere gli abiti dei personaggi: un quadro dal titolo “LA SPERANZA”, quella che serve a guardare al futuro: «Abbiamo affrontato I Promessi Sposi alla prova in punta di piedi, perché ogni scelta scenografica, di costume, musicale è stata enormemente sofferta e ragionata: tutto quello che abbiamo fatto è estremo, la stessa riduzione a 2 soli personaggi è un enorme tradimento dell’opera testoriana, ma a confortarci è lo stesso Testori che in una intervista disse: “Niente mi infastidisce dei giovani, nessun gesto, anche quando è estremo, perché li capisco”».

Yvonne Capece
napoletana, la sua prima formazione è legata agli ambienti teatrali e universitari napoletani, dove ha modo di lavorare e studiare a contatto con registi e artisti come Pierpaolo Sepe, Carlo Cerciello, Antonio Latella, Michele Monetta, coltivando una visione del teatro etica e sperimentale. La sua attività di attrice è legata, negli anni giovanili, al regista Carlo Cerciello. Alla pratica teatrale ha affiancato la laurea in Lettere Moderne (presso l’Università Federico II di Napoli) e in Discipline Teatrali con relatore il prof. Claudio Longhi (Alma Mater di Bologna). Da molti anni si è inserita nel panorama teatrale bolognese, collaborando con numerose associazioni culturali, attraverso corsi e spettacoli.

Walter Cerrotta
anacaprese, si è diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e ha studiato canto lirico presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli con il soprano Elisabetta Fusco. Durante il triennio di formazione presso la Scuola del Piccolo Teatro studia con Luca Ronconi, Enrico D’Amato, Gianfranco de Bosio, Laura Pasetti, Paola Bigatto, Franca Nuti, Claudia Giannotti, Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Maria Consagra, Marco Merlini, Marise Flach, Emanuele De Checchi e il soprano Lydia Stix. Frequenta laboratori diretti da Carmelo Rifici, César Brie, Carlo Cerciello, Federico Olivetti, Bruno Fornasari e Tommaso Amadio. Scrive e mette in scena Save the World, lo spettacolo è stato all’interno della rassegna del Napoli Teatro Festival nel giugno 2013.

[idea]Info[/idea]Teatri di Vita
via Emilia Ponente 485, Bologna
t 051.566330
www.teatridivita.it