“L’isola di Medea”. Un progetto di film sul set di “Medea” a Grado

Sarà proposta mercoledì  29 giugno 2016, dalle 17, nella Casa della Contadinanza di Udine, la proiezione del film Medea (1969), di Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, prima tappa del progetto documentario L’isola di Medea promosso da Lagunafest – Lagunamovies con Karel produzioni, con il sostegno della FVG Film Commission e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia / Assessorato alla Cultura. 
Il film, scritto e diretto da Sergio Naitza, sarà un vero e proprio backstage del film
Medea per la voce guida dell’attore Ninetto Davoli, tornato sui luoghi del film a 47 anni dalle riprese. Davoli non aveva partecipato al cast della produzione ma aveva seguito da vicino il set perché  proprio in quei mesi si trovava a Trieste per il servizio militare, e aveva spesso raggiunto Pasolini e Maria Callas, accompagnandoli nelle escursioni in laguna insieme al pittore Giuseppe Zigaina, amico storico di Pier Paolo Pasolini e mentore della scelta della location gradese per Medea.
Sul progetto filmico L’isola di Medea pubblichiamo il comunicato diffuso dal festival Lagunamovies.

Maria Callas e la “Medea” di Pasolini
redazionale

www.ilfriuli.it – 28 giugno 2016

E’ proprio sull’isola di Mota Safon, ai confini tra la laguna di Grado e quella di Marano, che il festival Lagunamovies aveva inaugurato la sua prima edizione, nell’estate 2004. E proprio nel segno di Medea aveva allora debuttato, presentando in collaborazione con Cinemazero una serata di proiezioni dei “tagli” di Medea, sequenze rimaste escluse dal montaggio finale del film.
Ora, con L’isola di Medea il regista Sergio Naitza, direttore artistico di Lagunamovies, riprende quest’anno il filo di quel racconto per immagini e ci riporta all’estate 1969 di Pier Paolo Pasolini, alle prese con il suo ottavo film, Medea, riscrittura della tragedia di Euripide. Pasolini aveva scelto come sua protagonista la “diva” Maria Callas e le aveva affiancato un cast eccellente, con Laurent Terzieff, Massimo Girotti, Margareth Clementi e l’atleta Giuseppe Gentile, campione del mondo di salto triplo.

Maria Callas e Pasolini
Maria Callas e Pasolini

A poco più di quarant’anni dalla morte di Pasolini, e a quasi quarant’anni dalla scomparsa di Maria Callas, il documentario L’isola di Medea vuole ricostruire il dietro le quinte di quel film e in particolare la location della laguna di Grado, per riprendere la rotta verso l’isolotto di Mota Safon, in cui furono ambientate diverse sequenze del film, girato poi prevalentemente tra la Turchia e la Siria. La scelta di puntare su quell’ambientazione obbedisce a due ragioni: il friulano Pasolini, uomo “di fiume”, scoprì la laguna di Grado (e quindi un “altro” mare)  grazie all’amico Giuseppe Zigaina, celebre pittore, amico personale di Pasolini e nume tutelare del set gradese di Medea. Pasolini assaporò quel paesaggio terracqueo e subito decise di farne la location del nuovo film.
In laguna si sentì immediatamente a casa e quel paesaggio fu molto caro al regista: a Mota Safon girò  varie riprese del film con Maria Callas. A Grado Pasolini presentò inoltre in  prima nazionale i suoi film Porcile (rifiutandone la proiezione alla Mostra di Venezia) e il successivo Decameron. Attraverso la riscoperta di quel set lagunare e le testimonianze di comparse e cittadini gradesi che vissero in prima persona quei giorni indimenticabili, proiettati sulla stampa nazionale con la presunta love story tra il regista e la Callas, il documentario vuole spiegare il rapporto tra la grande macchina cinema (Medea era una produzione internazionale di Franco Rossellini) e la curiosità, le aspettative e anche le illusioni della gente nel luogo.