A Lavinia Mannelli il 33.mo Premio Pasolini per una tesi sul rapporto Pasolini-Dostoevskij

Venerdì 15 dicembre, alle ore 17.15, a Bologna, presso la Sala Officinema – Mastroianni del Cinema Lumière (Piazzetta Pier Paolo Pasolini 3/b), si terrà la tradizionale cerimonia di consegna del Premio Pier Pasolini per tesi di laurea magistrale e di dottorato, organizzato dal Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna e giunto nel 2017 alla 33.ma edizione. Quest’anno l’autorevole giuria, presieduta da Marco Antonio Bazzocchi, ha assegnato all’unanimità il premio a Lavinia Mannelli, laureata all’Università di Pisa e autrice del lavoro «Due esseri astratti su un aerostato». Pasolini e Dostoevskij, relatore il professor Raffaele Donnarumma.
Qui di seguito il comunicato diffuso dagli organizzatori.

XXXIII edizione
Premi tesi di laurea PIER PAOLO PASOLINI 2017

venerdì 15 dicembre 2017 │ ore 17.15
Sala Officinema – Mastroianni
Cinema Lumière (Bologna)

Il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna, fondato da Laura Betti, organizza e coordina da tredici anni le edizioni dei Premi assegnati alle tesi di laurea e di dottorato dedicate all’opera del grande poeta e regista.
Quest’anno, la Giuria della XXXIII edizione dei Premi Pier Paolo Pasolini, composta da Marco Antonio Bazzocchi (Presidente), Luciano De Giusti, Massimo Fusillo, Hervé Joubert-Laurencin e Peter Kammerer, ha deciso all’unanimità di assegnare il premio alla tesi di laurea «Due esseri astratti su un aerostato». Pasolini e Dostoevskij, di Lavinia Mannelli, che è stata discussa all’Università di Pisa – Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.

Cinema Lumière. Cineteca di Bologna
Cinema Lumière. Cineteca di Bologna

Come scrive l’autrice nell’introduzione, la tesi intende «indagare il rapporto di Pasolini con un altro suo decisivo maestro, Fëdor Dostoevskij, uno scrittore che Pasolini legge con particolare attenzione fin da giovane, dagli anni del bolognese Portico della morte, e che col passare degli anni ama di un amore sempre più maturo e autonomo. Si tratta di un rapporto ambiguo e problematico, come quello con tutti i punti di riferimento pasoliniani, letterari e non, e in generale con il concetto stesso di tradizione, sondando il quale si possono chiarire alcuni degli elementi della poetica dell’ultima fase artistica di Pasolini, dalla fine degli anni Sessanta alla morte.
A dire il vero, come quella di molti altri intellettuali di sinistra suoi contemporanei, anche la poetica pasoliniana è motivata da riferimenti all’intera realtà letteraria e saggistica russa (in particolare a Gogol’, Mandel’štam, Majakovskij, così come ai formalisti Sklovskij e, almeno in prima battuta, Jakobson); tuttavia non è convenzionale il ruolo che svolge, ad esempio, la citazione da Mandel’štam («Col mondo del Potere non ho avuto che vincoli puerili») che Pasolini pone in epigrafe a Petrolio».

La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì 15 dicembre, alle ore 17.15, presso la Sala Officinema – Mastroianni del Cinema Lumière, Piazzetta Pier Paolo Pasolini 3/b (Bologna).
Il premio sarà consegnato a Lavinia Mannelli da due membri della Giuria, Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna) e Hervé Joubert-Laurencin (Université Paris Nanterre).
Seguirà la proiezione del film Medea (1969) di Pier Paolo Pasolini.

Info: Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini
t +39.051/2195302 – 2194843 │f  +39.051/2194847
c/o Biblioteca “Renzo Renzi” della Fondazione Cineteca di Bologna
Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 3b
40122 Bologna