A Calimera (Lecce)  la posa di una “Pietra Poetica” per Pasolini

Domenica 5 marzo 2017, alle ore 11, il Comune di Calimera, insieme al Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia,  ricorderà Pasolini, nato 95 anni fa proprio in quel giorno. Lo farà posando una “Pietra Poetica” nel palazzo Mayro-Murrone in cui nel pomeriggio del 21 ottobre 1975, pochi giorni prima della morte, il poeta ebbe modo di ascoltare antichi cantori di musica tradizionale in lingua grika. In quella che passa alla storia come l’ultima uscita pubblica di Pasolini,  egli  fu accompagnato da illustri studiosi delle culture popolari, come Antonio Piromalli e Gustavo Buratti, che nella mattina dello stesso giorno avevano organizzato la partecipazione  di Pasolini all’incontro-dibattito, noto come Volgar’eloquio , organizzato come corso di aggiornamento per docenti presso il Liceo Palmieri di Lecce.
Ora, di quella occasione, che attesta la persistente  attenzione pasoliniana per le culture e le parlate dialettali, resterà  traccia in un lapide, che sarà scoperta in una pubblica cerimonia, stimolata con particolare passione dal giovane studioso leccese Alessandro Turco. Qui di seguito il comunicato diffuso per l’occasione dal Comune di Calimera.
 

Una "Pietra Poetica" per Pasolini a Calimera.Manifesto
Una “Pietra Poetica” per Pasolini a Calimera.Manifesto

A Calimera una “Pietra Poetica” per Pasolini

Domenica 5 marzo 2017 alle ore 11.00, in coincidenza con il 95.mo anniversario di nascita di Pier Paolo Pasolini, per iniziativa del Comune di Calimera, in collaborazione e con il patrocinio del Centro Studi “Pier Paolo Pasolini” di Casarsa della Delizia, sarà scoperta a Palazzo Mayro-Murrone, la “Pietra Poetica” dedicata al ricordo della presenza di Pier Paolo Pasolini a Calimera il 21 ottobre 1975 che fu anche l’ultimo suo incontro pubblico.
Per l’occasione, sarà presente Angela Felice, direttrice del Centro, che ha sede nella casa materna di Pasolini. Il poeta sarà evocato attraverso le suggestioni del tempo, nella corte attigua al Palazzo: saranno riproposti, a cura di Antonio Castrignanò, Ninfa Giannuzzi e Luigi Marra, alcuni brani di musica popolare salentina in griko e in dialetto romanzo. La proposta del ricordo poetico, è nata da Alessandro Turco che già nel maggio 2014 aveva realizzato a Lecce un evento evocativo della presenza di Pasolini, immaginandolo ancora alla ricerca di voci, di visioni, di incanti rituali nel Salento, proprio come successe il 21 ottobre del 1975.
Quel giorno, dopo aver tenuto nella mattinata al Liceo Palmieri di Lecce la lezione-dibattito nota come Volgar’eloquio, Pasolini partecipò nel pomeriggio, con Piromalli, Buratti e i docenti del corso “Dialetto e scuola”,  alla visita di studio a Calimera per l’ascolto dei tradizionali canti popolari salentini in lingua grika, invitato dal prof. Rocco Aprile.
Il passaggio di Pasolini venne immortalato dal fotografo calimerese Antonio Tommasi.
Il ricordo del poeta, attraverso un segno tangibile, è un simbolo. Dobbiamo a Pasolini, infatti, la rinascita dei dialetti come cultura autoctona; gli dobbiamo la poesia civile come disperato anticonformismo politico. Gli dobbiamo la diffidenza contro la gregarietà dei mass media e la denuncia dell’orrore del conformismo. Gli dobbiamo la difesa del “diverso”.
Pasolini lasciava dappertutto l’orma di un’intelligenza superiore. Era un io antico che percorreva tutte le civiltà. Tracce di memoria e di futuro, tutto questo racconterà il segno che sarà posato sul Palazzo di via Mayro a Calimera.

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