A Barcellona la retrospettiva integrale “Pasolini el cinema de poesia”

La Filmoteca de Catalunya, il Centro Studi – Archivio Pasolini di Bologna, la Fondazione Cineteca di Bologna presentano a Barcellona la retrospettiva integrale

Pasolini el cinema de poesia

Presentazione del libro Pier Paolo Pasolini. My Cinema (edizioni Cineteca di Bologna) a Barcellona

In concomitanza con l’inaugurazione della mostra La Roma di Pasolini, organizzata dal Centro de Cultura Contemporánia di Barcellona, la Filmoteca de Catalunya e il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna organizzano Pasolini el cinema de poesia, la retrospettiva integrale dell’opera del poeta-regista articolata in ventidue programmi.
La rassegna sarà inaugurata il 16 maggio dall’ultimo film di Pasolini, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) e quindi proseguirà riproponendo tutti i suoi film, da Accattone (1961) fino a Il fiore delle Mille e una notte (1974).
La novità della retrospettiva è rappresentata da una serie di programmi costituiti da documenti audiovisivi, alcuni dei quali poco noti o inediti in Spagna, riuniti secondo diverse sezioni tematiche: la prima è “La poetica di Pasolini: poesia, narrativa, cinema e teatro”, che comprende i documentari Pier Paolo Pasolini: cultura e società (1967) di Carlo di Carlo, Le confessioni di un poeta (1967) di Fernaldo Di Giammatteo, Un’ora con Ezra Pound (1968) di Vanni Ronsisvalle, Il teatro di Pasolini (1968-1972) a cura del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, Pier Paolo Pasolini: A Filmaker’s Life (1971) di Carlo Hayman-Chaffrey.
Nella seconda sezione, “Pasolini e la critica della modernità”, saranno invece presentati: Pasolini e… la forma della città (1974) di Paolo Brunatto, Il rito del degrado – Pasolini e la televisione (1962-1975) e Pasolini e Sana’a (1974), entrambi a cura del Centro Studi – Archivio Pasolini, Pasolini prossimo nostro (2006) di Giuseppe Bertolucci.
La terza sezione, “Pasolini e l’Italia”, comprende III B: facciamo l’appello (1971) di Enzo Biagi, 12 dicembre (1972) di Giovanni Bonfanti e Lotta Continua, in collaborazione di Pier Paolo Pasolini.
Nella quarta, “Un cinema di poesia”, Pasolini l’enragé (1966), della serie “Cinéastes de notre temps” a cura di Jeanine Bazin e André S. Labarthe, Appunti per un critofilm (1967) di Maurizio Ponzi, Pier Paolo Pasolini su Teorema, Porcile, Il Vangelo secondo Matteo, Edipo Re, Medea, Il Decameron, 31/10/1975: ultima intervista (1975), intervista di Philippe Bouvard.
La quinta sezione, “Nel laboratorio di Pasolini”, presenta dossier audiovisivi curati dal Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna e comprendenti documenti inediti: Le visioni barbare di Medea – Appunti sulle sequenze tagliate dal film, Il corpo perduto di Alibech. Un episodio tagliato de Il Decameron, Pasolini e l’umiliazione segreta di Chaucer. Ipotesi su venti sequenze e un racconto tagliati de I racconti di Canterbury (1971-72).
Nella sesta, “Pasolini sceneggiatore”, saranno presentati, per la prima volta al di fuori dell’Italia, alcuni dossier audiovisivi, sempre curati dal Centro Studi – Archivio Pasolini, relativi alla complessa relazione artistica fra Pasolini e Federico Fellini, per cui collaborò alle sceneggiature di Le notti di Cabiria nel 1956 e La dolce vita nel 1959, Pasolini e Fellini, il poeta e il mago (1959-1961), a cura di Roberto Chiesi e Pasolini e Fellini. intorno a Le notti di Cabiria, a cura di Roberto Chiesi.
Infine l’ultima sezione è “L’assassinio di Pasolini: un delitto italiano”, che comprende Il silenzio è complicità (1976), diretto da Ettore Scola, coordinato da Laura Betti, L’assassinio di Pasolini secondo la televisione. Estratti da telegiornali e programmi televisivi (1975-2005), a cura del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini.

Il 16 maggio 2013 alle ore 20, presso la Filmoteca de Catalunya, sarà presentato il volume Pier Paolo Pasolini. My Cinema, curato da Graziella Chiarcossi e Roberto Chiesi per le edizioni della Cineteca di Bologna. Il libro è una ricca antologia di interviste, racconti, appunti di diario, testi preparatori, pagine di soggetti e sceneggiature dove Pasolini analizza e spiega i propri film e l’itinerario che l’ha condotto a realizzarli. Un vasto tessuto di testi che riflette la fisionomia del laboratorio creativo di un grande poeta-regista lungo i ventidue film (fra lungo e cortometraggi) che ha realizzato – senza dimenticare i progetti che invece rimasero soltanto sulla carta – in quattordici anni (1961-1975) di frenetica attività artistica. Alla presentazione parteciperanno Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini e Andrea Morini, responsabile del Cinema Lumière della Fondazione Cineteca di Bologna.

*Foto in copertina: © Vittorio La Verde