Mostra “Sul set del Vangelo secondo Matteo”, di Domenico Notarangelo

Proseguirà fino alla fine del mese di novembre 2010 la mostra fotografica Sul set de “Il Vangelo secondo Matteo, organizzata in collaborazione tra il Centro Studi Pasolini, il Festival “Terre dell’Uomo”, prima edizione, e il Circolo Lumière di Trieste. L’esposizione, allestita presso due sale al pianterreno del Centro Studi, tra cui anche la saletta dell’Academiuta, propone quaranta “scatti” di eccezionale valore documentario, che documentano il “dietro le quinte” del capolavoro filmico che Pasolini girò nel 1964 tra i Sassi di Matera, straordinario esempio di architettura della miseria scelto quale set di una popolare Terra Santa. Le foto si devono allo sguardo del fotogiornalista Domenico Notarangelo, originario di Lecce (1930), che poi raccolse e pubblicò il suo meraviglioso album di immagini nel catalogo Il Vangelo secondo Matera. All’epoca delle riprese Notarangelo era un giovane dirigente della sezione locale del Pci, incaricato di organizzare una cintura di protezione intorno a Pasolini e impedire quelle aggressioni violente di cui spesso il regista era fatto oggetto altrove.

Domenico Notarangelo
Domenico Notarangelo

Entrato ben presto con lui in una profonda amicizia, al di là degli impegni strettamente professionali, Notarangelo fu coinvolto anche nella ricerca di comparse locali e perfino in un piccolo ruolo, quello di un centurione, che gli consentì perciò di aggirarsi indisturbato sul set. Fu grazie a questa possibilità, e a un piccola macchina fotografica prudentemente occultata sotto il costume di scena, che poté quindi fissare alcuni momenti della genesi di quel capolavoro. Da lì una galleria di scatti che ancora oggi, al di là del valore di testimonianza, commuovono per la spontanea naturalezza e per la carica di partecipazione emotiva che sanno sprigionare. Memorabili, in questo senso, la sequenza delle foto della Passione, con la Madonna interpretata da Susanna Pasolini, mater dolorosa del poeta, o l’immagine del profilo di Pasolini accanto al “suo” Gesù, lo studente catalano Enrique Irazoqui. Con questa mostra, abbinata anche a quella tuttora in corso I luoghi di Pasolini di Andrea Paolella, il Centro Studi Pasolini si accredita a importante polo espositivo, non a caso meta costante di flussi di visitatori.