“Pasolini e il teatro”. Un convegno di studi (5-6 / 10-11 novembre 2010)

Le ragioni di un convegno

Il teatro che vi aspettate, anche come totale novità, non potrà mai essere il teatro che vi aspettate. Infatti, se vi aspettate un nuovo teatro, lo aspettate necessariamente nell’ambito delle idee che già avete; inoltre, una cosa che vi aspettate, in qualche modo c’è già.

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Può essere siglato da queste parole consegnate da Pier Paolo Pasolini al suo Manifesto per un nuovo teatro, pubblicato nell’anno di svolta epocale del 1968, il progetto scientifico che sta alla base del Convegno che i giorni 5 e 6 novembre prossimi il Centro Studi Pasolini di Casarsa, in collaborazione con l’Associazione Fondo Pasolini-Cineteca di Bologna, intende sviluppare, con attenzione mirata alla drammaturgia e all’impegno teatrale pasoliniani.
In genere il sospetto della letterarietà, del preponderante impianto concettuale e quindi della limitata praticabilità scenica grava sul corpus delle opere pasoliane scritte per il teatro. Un pregiudizio che, rispetto ai tanti canali espressivi del genio pasoliniano, ha portato talora a attenuare quanto meno in ottica strettamente scenica anche i sei magnifici esempi di tragedie borghesi in versi, concepiti, ma non casualmente, durante la “ferita” della malattia che nel 1966 costrinse Pasolini ad un periodo di forzata immobilità fisica e di forsennata scrittura. La diffidenza nasce anche dal rigido carattere programmatico dello stesso “Manifesto”, con la sua radicale opposizione tra il teatro di parola, e di parola alta e “sublime”, e quello della Chiacchiera e dell’Urlo, cioè da un lato,della scena borghese e ufficiale e, dall’altro, di quella sperimentale e alternativa. Scopo del Convegno è appunto correggere in ottica teatrologica queste chiavi di lettura e mettere in luce le sorprendenti fertilità dell’impervia scrittura teatrale pasoliniana, di pari dignità rispetto agli altri multiformi canali in cui ha trovato espressione il genio del grande poeta. Per il suo teatro si può parlare anzi di una lunga “vocazione”, che fiorì già dagli anni friulani, dove esso è assestato nel cuore di interessi e iniziative anche pratiche, e in seguito proseguì in un’incessante sperimentazione, tra arresti, improvvise accensioni, entusiasmi, ripensamenti, contaminazioni con il cinema, il cabaret e la musica. Per Pasolini il teatro è una sfida con se stesso e un riferimento necessario per poter entrare in contatto con la società tramite la forza eversiva e controcorrente della parola alta e difficile: un crocevia incandescente tra ossessioni autobiografiche e passione a suo modo pedagogica. E non per nulla, in virtù di queste vitali e intense pulsioni interne, dopo Pasolini alcuni grandi uomini di teatro ne hanno raccolto il carattere di rischio, valorizzandovi – dice Ronconi- una inconfondibile «libertà drammaturgica non costretta da schemi». Da lì alcuni memorabili allestimenti, tra i più folgoranti e perturbanti della scena contemporanea. In un’ideale staffetta di condivisione, già collaudata lo scorso anno per il convegno “Pasolini e la televisione”, a Casarsa seguirà Bologna, dove, il 10 e l’11 novembre, si terrà un secondo convegno sullo stesso tema, presso il Cimes- Centro di Musica e Spettacolo dell’ Università bolognese.

Casarsa, Teatro Pasolini _ Casa “Colussi”
(prima sessione)

venerdi 5 novembre

Teatro Pasolini
ore 15.00 – “Il mio Pasolini”
tavola rotonda

con i registi Andrea Adriatico, Massimo Castri, Roberta Nicolai, Giorgio Pressburger, Antonio Syxty
video-contributi di Giorgio Barberio Corsetti, Armando Punzo, Luca Ronconi, Federico Tiezzi
riprese video a cura di Marco Rossitti
coordina Renato Palazzi con Angela Felice

Le parole teatrali alla prova della scena: dalle testimonianze dei registi che hanno lavorato su testi di Pasolini una riflessione corale su ricchezze e carenze di quella drammaturgia, ovvero la verifica concreta sulle assi del palcoscenico come grimaldello per conoscere meglio la teatralità di tragedie e dintorni.

Teatro Pasolini
ore 18.00 – “Mosaico Calderón”
videoproiezione a cura di Archivio Pasolini (Bologna)

presentazione di Roberto Chiesi, Loris Lepri, Luigi Virgolin
intervento di Italo Moscati

La Rosaura della tragedia Calderón si moltiplica ancora una volta, assumendo le sfaccettature molteplici delle sue principali interpreti nei vari allestimenti realizzati in Italia, a partire da quello – storico – di Luca Ronconi. Una videoantologia che mette a confronto i diversi spettacoli.

Casa “Colussi”
ore 19.15: “Tracce di teatro”
una mostra

saluti delle autorità e inaugurazione

manifesti, locandine, fotografie e programmi di sala di spettacoli italiani su testi pasoliniani – tracce di carta nell’editoria straniera

in collaborazione con gli archivi di Accademia Nazionale “Silvio D’Amico”–Roma, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Luca D’Agostino, Ert Fvg, Associazione Mittelfest, Nuovoteatronuovo-Napoli, Teatri di Vita-Bologna, Teatro Franco Parenti-Milano,Teatro Litta –Milano, Teatro Mercadante-Napoli, Teatro OutOff-Milano, Lorenzo Salveti, Teatro Triangolo Scaleno-Roma

Il teatro precipitato in carta: le tracce delle tragedie e dei loro allestimenti prendono forma in un’esposizione che documenta gli aspetti grafici, promozionali e comunicativi degli spettacoli italiani su testi pasoliniani. Con uno sguardo anche all’editoria straniera.

Casa “Colussi”
ore 20.00: Brindisi

Teatro Pasolini
ore 21.00: “Dialoghi friulani”
lettura

introduzione di Maura Locantore con Piera Rizzolatti
voci Francesca Ballico e Fabiano Fantini
chitarra classica Denis Biason

Una sospesa drammaturgia delle origini, progettata nel nucleo fondativo dello scambio verbale a due e in una lingua friulana sentita incontaminata: il laboratorio pasoliniano della scrittura dell’io, che si proietta fuori di sé e sperimenta vie precoci di dialettica teatrale, risuona in due voci d’attore con eco musicale dal vivo.

sabato 6 novembre

Teatro Pasolini
ore 10.00: “Il teatro di Pasolini: utopia o concretezza?
tavola rotonda

interventi di Stefano Casi, Renato Palazzi, Oliviero Ponte di Pino, Paolo Puppa, Giacomo Trevisan
con una comunicazione di Isadora Cordazzo
coordina Mario Brandolin

Ma la teoria e la drammaturgia di Pasolini sono pura utopia o si possono considerare una proposta concreta al teatro italiano ed europeo? Su questo dilemma intervengono critici e studiosi, tra analisi storica e suggestioni attuali, per cercare di definire il senso di una intuizione teatrale unica nella cultura italiana del 900.

Teatro Pasolini
ore 12.30: Nico Naldini
un racconto

Un incontro con Nico Naldini, testimone della grande stagione delle esperienze di scrittura e animazione teatrale e parateatrale di Pasolini a Casarsa, ma anche protagonista diretto di un’intera vicenda di vita e impegno artistico e intellettuale. Un flusso di memoria, riflessione e suggestioni che parte da qui per attraversare i nostri tempi.

Bologna, Dipartimento di Musica e Spettacolo – Auditorium DMS
(seconda sessione)

10 / 11 novembre
ore 10.00: Convegno internazionale di studi

studi recenti sul teatro di Pasolini a cura di Stefano Casi e Gerardo Guccini

interventi di Martina Banchetti, Andrea Biasi, Paola Bignami, Alessandro Cadoni, Stefano Casi, Barbara Castaldo, Marialaura Chiacchiararelli, Roberto Chiesi, Fabrizio Di Maio, Angela Felice, Anne Julie Fett, Silvia Giuliani, Gerardo Guccini, Paolo Lago, Gigi Livio, Davide Luglio, Lorenzo Mango, Massimo Marino, Amandine Melan, Daniele Micheluz, Laura Nascimben, Maria Rita Nepomuceno, Gian Luca Picconi, Irina Possamai, Stefania Rimini, Dario Tomasello, Giacomo Trevisan

Il teatro di Pasolini è oggetto di sempre più vasto studio scientifico: lo testimonia questo ampio convegno diviso in cinque sessioni che raccolgono professori universitari e giovani ricercatori: “I primi teatri”, “Interpretazioni tragiche”, “Discorsi sul metodo”, “Confronti” e “Teatro e cinema”.

"Orgia" (1968). Regia di Pier Paolo Pasolini
“Orgia” (1968). Regia di Pier Paolo Pasolini

un progetto di
Angela Felice e Stefano Casi
segreteria organizzativa
Paolo Pierucci
coordinamento tecnico
Gianandrea Francescutti
web designer
Samedia di Alessandro Scialpi
ufficio Stampa
Volpe&Sain
coordinamento generale
Marco Salvadori

un ringraziamento per la sensibile attenzione a
Giulia Calligaro, Gaia Calimani, Roberta Carlotto, Rodolfo Castiglione, Ascanio Celestini, Roberto Chiesi, Nadia Cijan, Valter Colle, Diana Collepiccolo, Piero Colussi, Andrea Crozzoli, Luca D’Agostino, Marzia D’Alesio, Elio De Capitani, Cinzia De Felice, Claudio de Maglio, Carmen Flores, Piergiorgio Giacché, Antonio Latella, Flavia Leonarduzzi, Loris Lepri, Cesare Lievi, Sandro Lombardi, Claudio Longhi, Michele Mele, Tarcisio Mizzau, Michela Montagner, Italo Moscati, Roberta Nicolai, Danilo e Gilberto Ongaro, Saverio Peschechera, Marco Rossitti, Marco Salvadori, Lorenzo Salveti, Antonio Sixty, Roberto Traverso, Riccardo Vatovec, Luigi Virgolin

un ringraziamento particolare a Graziella Chiarcossi e Nico Naldini

Convegno organizzato da
Centro Studi Pier Paolo Pasolini – Casarsa della Delizia  PN

in collaborazione con
Associazione “Fondo Pier Paolo Pasolini”-Cineteca di Bologna
Cimes – Centro di Musica e Spettacolo (Dipartimento di Musica e Spettacolo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna)

con il sostegno di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Provincia di Pordenone
Città di Casarsa
E.R.Di.S.U. – Università di Udine

con il patrocinio di
Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
Teatro “Verdi” – Pordenone
Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”- Udine
Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” – Udine

Atti convegno