“Dalle mie letture di autori marxisti il più importante di tutti, anche dello stesso Marx, è stato Gramsci. (…) Le idee di Gramsci coincidevano con le mie; mi conquistarono immediatamente, e la sua fu un’influenza formativa fondamentale per me”: con la suggestione di queste parole di Pier Paolo Pasolini si è tenuto venerdì 5 e sabato 6 novembre 2021 nella sala municipale di Casarsa della Delizia il convegno organizzato dal Centro Studi Pasolini, curato da Paolo Desogus (Sorbonne Universitè), che per la prima volta in Italia ha indagato sulla centralità di Antonio Gramsci nell’opera di Pasolini, per mettere in luce l’influenza esercitata dal pensatore sardo sul poeta lungo la sua attività di scrittore, intellettuale e studioso. “Con te e contro te” il Gramsci di Pasolini il titolo del convegno.
Un appuntamento aperto venerdì 5 novembre dagli interventi istituzionali della sindaca di Casarsa Lavinia Clarotto e della presidente del Centro studi Flavia Leonarduzzi, che ha anticipato le iniziative per il centenario di Pasolini in arrivo nel 2022 e che per due giornate ha visto a confronto esperti pasoliniani, studiosi, poeti e giornalisti.


La seconda giornata si è aperta con la sezione dedicata a Pasolini-Gramsci e l’attività giornalistica e intellettuale, presieduta da Rino Caputo (Università di Roma Tor Vergata), con gli interventi di Angelo D’Orsi e Maura Locantore. Infine la sezione dedicata a Pasolini poeta delle Ceneri nel dibattito culturale e giornalistico, presieduta da Paolo Desogus e che ha visto protagonisti i poeti Gianni D’Elia e Andrea Gibellini, oltre a Roberto Galaverni, critico letterario del Corriere della Sera.

Gli atti del convegno saranno pubblicati l’anno prossimo dall’editore Marsilio.