Trasumanar e comparar, di Irene Fantappiè

Trasumanar e comparar
Linguaggi di rivoluzione in Pier Paolo Pasolini

di Irene Fantappiè

18 novembre 2010 – http://www.lerotte.net/

Nell’ambito del Progetto Europeo EST (Europa Spazio di Traduzione), che per l’Italia coinvolge l’Università di Napoli “L’Orientale”, il Festival della Traduzione che si è tenuto a Napoli dal 22 al 29 novembre 2010 costellato da numerose proposte e iniziative, ha presentato anche la mostra su Pier Paolo Pasolini “Trasumanar e comparar” presso la prestigiosa sede di Palazzo Bagnara della Fondazione Morra, che ha ospitato l’iniziativa. Realizzato anche grazie alla preziosa collaborazione del Gabinetto Scientifico Letterario G.V. Vieusseux e della Cineteca di Bologna, l’itinerario espositivo ha raccontato come Pasolini non abbia guardato alla propria epoca come semplice “scrittore”, ma abbia realizzato un confronto creativo e innovativo tra epoche e luoghi diversi. Comparatore di culture, di linguaggi, di codici espressivi, di arti, di epoche e contesti storico-geografici, Pasolini spiega la sua straordinaria visione del futuro, di cui è stato efficace anticipatore.
Originalissimo antropologo, Pasolini ha utilizzato il disegno, la grafica e la pittura per “fotografare”, nelle forme e nei codici del grande ‘900 figurativo italiano – di cui era acuto conoscitore – la società contadina e sottoproletaria italiana. Un contesto culturale che egli reputa come unico sostrato possibile da cui trarre quei valori estetici e artistici che reputava pericolosamente insidiati dalla “rivoluzione antropologica” originata dal boom economico.
Questo destino, che non si ferma alle sole sponde italiane, per Pasolini laico e marxista è lo stesso che minaccia il valore del sacro. Dagli anni ’60 e fino alla fine il Pasolini regista ha documentato instancabilmente questi processi economici e culturali come tendenze in atto.
La mostra, lungo il percorso espositivo, ha ricostruito il filo del discorso poetico – sempre unitario e coerente – dentro cui Pasolini ha portato avanti questa sua coraggiosa inchiesta sul proprio tempo: giornalismo, documentazione, polemica, regia non sono mai stati per lui cosa diversa dalla poesia.
L’esposizione comprendeva disegni e dipinti di Pier Paolo Pasolini provenienti dal Fondo Pasolini del Gabinetto Vieusseux, alcuni dei quali poco o mai esposti e, a sottolineare la maggiore suggestione evocativa possibile, materiali mano/dattiloscritti, ritagli di stampa, filmati e scatti suoi fotografici e di “paparazzi” celebri (Tazio Secchiaroli) dai set dei suoi film.
Vi è stata l’occasione inedita, inoltre, di ammirare, anche se in copia per motivi di conservazione, le 33 tavole del fumetto/sceneggiatura del mediometraggio “La terra vista dalla luna” del 1966, sotto la regia dell’artista. Qui il discorso sulla morte, strettamente legato alla fine del sacro, del bello del mondo contadino e sottoproletario, e quindi alla fine della possibilità di rivoluzione, si concretizzano in una sceneggiatura a forma di fumetto disegnato di propria mano dal regista che ha scelto i volti di Totò, Ninetto Davoli e Silvana Mangano.
L’impostazione, anche se adeguatamente documentata, non ha voluto essere semplicemente documentaria, ma capace di restituire il senso del discorso estetico dell’autore attraverso la suggestione degli accostamenti e degli allestimenti, lasciando al visitatore la facoltà di integrare con la propria intuizione i nessi del percorso espositivo.
La mostra seguiva una scansione espositiva in tre sezioni: 1) il Friuli, le culture contadine, la natura magica e arcaica delle loro popolazioni; 2) la maturità compositiva, il gramscismo, Roma e le metropoli del Sud, l’universalità del cinema; 3) la morte e la vita, il sacro come rivoluzione, il neocapitalismo consumista come antisacro e annientamento.

Il programma:

Trasumanar e comparar. Linguaggi di rivoluzione in Pier Paolo Pasolini

a cura di Marianna Rascente

Mercoledì 24 Novembre
ore 10.00
Tavola rotonda con
prof. Giuseppe Morra (Pres. della Fondazione Morra)
prof. Carlo Vecce (Università “l’Orientale” di Napoli)
prof.ssa Johanna Borek (Università di Vienna)
prof.ssa Graziella Chiarcossi

opening ore 18.00
Trasumanar e comparar. Linguaggi di rivoluzione in Pier Paolo Pasolini
a cura di Marianna Rascente

Venerdì 26 Novembre ore 15.00
L’Antico parla oggi, II Pasolini segreto: Eneide e Carmina Burana
a cura di Semicerchio
Introduce Massimo Fusillo.
Intervengono
Paolo Lago
Francesco Stella e Federico Condello
Letture di Antonello Cossia