Pasolini e la Chiesa di Papa Francesco, di Roberto Carnero

Ripensando Pasolini. Il fascino della Chiesa che va spoglia nelle periferie

di Roberto Carnero, 4 aprile 2013

Parlando in questi giorni con diverse persone non credenti, ho potuto constatare quanto i primi gesti e le prime parole del pontificato di Francesco stiano toccando il cuore di molti, anche di coloro che sono lontani dalla fede cristiana. Nel seguire, ammirato, questi stessi gesti e queste stesse parole, non ho potuto fare a meno di ripensare a certi passi di un libro laico e stimolante, gli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini. Prima cattolico, poi marxista, ma sempre sinceramente pervaso da una forte spiritualitร  (il suo Vangelo secondo Matteoย โ€“ dedicato ยซalla cara, lieta, familiare memoria di Giovanni XXIIIยป โ€“ rimane a giudizio di molti il piรน bel film mai girato sulla vita di Gesรน), Pasolini in quel libro (che raccoglie articoli scritti nei primi anni Settanta) continua a parlare a suo modo del cattolicesimo come di una delle componenti fondamentali di quellโ€™identitร  italiana che egli vede soggetta a un vorticoso mutamento.
Se la religione cristiana รจ stata per secoli legata alla civiltร  contadina, ora che questโ€™ultima รจ stata travolta dallโ€™industrializzazione del Paese, qual รจ il ruolo della dimensione religiosa? Cโ€™รจ ancora spazio per la fede? Pasolini ritiene che il nuovo Potere (con la maiuscola, come spesso lo scrive negli Scritti corsari), quello del consumismo di massa, non sappia piรน che farsene della religione. La omaggia formalmente, ma di fatto essa gli รจ inutile. E la Chiesa che cosa dovrebbe fare in questa mutata situazione? Ha capito di essere diventata qualcosa di profondamente antitetico rispetto allโ€™imperante etica materialistica ed edonistica? Pasolini invita la Chiesa a ยซpassare allโ€™opposizioneยป: ยซDovrebbe passare allโ€™opposizione contro un potere che lโ€™ha cosรฌ cinicamente abbandonata, progettando, senza tante storie, di ridurla a puro folclore. Dovrebbe negare se stessa, per riconquistare i fedeli (o coloro che hanno un ‘nuovo’ bisogno di fede)ยป.
Quando dice ยซnegare se stessaยป, Pasolini intende dire che la Chiesa dovrebbe abbandonare quelle incrostazioni temporali che nel corso della storia hanno spesso rischiato di deturparne il volto. Ciรฒ significherebbe il confronto serrato col potere politico: ยซRiprendendo una lotta che รจ peraltro nelle sue tradizioni (la lotta del Papato contro lโ€™Impero), ma non per la conquista del potere, la Chiesa potrebbe essere la guida, grandiosa ma non autoritaria, di tutti coloro che rifiutano […] il nuovo potere consumistico che รจ completamente irreligioso; totalitario; violento; falsamente tollerante, anzi, piรน repressivo che mai; corruttore; degradante […]. รˆ questo rifiuto che potrebbe dunque simboleggiare la Chiesa: ritornando alle origini, cioรจ allโ€™opposizione e alla rivoltaยป.
Leggendo delle scelte e della storia di personale essenzialitร  di papa Francesco mi sono venute in mente altre parole ‘corsare’ dello scrittore friulano: ยซE poi […] รจ proprio detto che la Chiesa debba coincidere col Vaticano? Se โ€“ facendo una donazione della grande scenografia (folcloristica) dellโ€™attuale sede vaticana […] il Papa andasse a sistemarsi […], coi suoi collaboratori, in qualche scantinato di Tormarancio o del Tuscolano, non lontano dalle catacombe di San Damiano o Santa Priscilla โ€“ la Chiesa cesserebbe forse di essere Chiesa?ยป. Il cardinal Bergoglio, parlando agli altri porporati prima di entrare in Conclave, aveva detto di avvertire la necessitร  che la Chiesa ยซesca da se stessaยป per andare ยซverso le periferie, non solo quelle geografiche, ma anche le periferie esistenzialiยป. E in periferia cโ€™รจ subito andato da Papa, per celebrare la Messa in Coena Domini con i ragazzi del carcere minorile di Casal del Marmo. Una delle direzioni immaginate da Pasolini. Il quale, quarantโ€™anni fa, lanciava alla sua maniera una semplice provocazione. Eppure forse aveva intuito, da non (piรน) credente, una veritร  che oggi papa Francesco sta rendendo comprensibile a molti: cioรจ che molti aspetti della vita ecclesiale sono frutto di secoli storia e di cultura e perciรฒ valgono, ma che lโ€™essenziale รจ il depositum fidei, il Vangelo.