Luoghi di cinema

L’Aurelia de Il sorpasso e le inquietudini di Pasolini

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1° Ciak: Civitavecchia
Arrivati a Civitavecchia, dirigetevi subito al Porto. E’ qui, in una piccola trattoria affacciata sul mare, che Gassman e Trintignant, nel già ricordato Il sorpasso, consumano la loro gustosa zuppa di pesce. Passeggiando per i viali che lo sovrastano, allargate il vostro sguardo sul mare che si dilata a poco a poco. Proverete le stesse emozioni che attraversano la mente e il cuore di Marcello (Marcello Mastroianni) e Michele (Massimo Troisi), padre e figlio che dialogano sui loro percorsi di vita in Che ora è? di Ettore Scola.

2° Ciak: Ladispoli
Lasciata Civitavecchia, riprendete l’Aurelia e dirigetevi a Sud, a Ladispoli. La località sull’Aurelia occupa un posto particolare nella storia delle location dei film. Pensate che dal 1936 ad oggi sono state più di trenta le pellicole girate in questo territorio!
Recatevi nella stazione di Palo Laziale, la meglio conservata della linea ferroviaria Roma-Civitavecchia: è qui che Vittorio De Sica gira la scena finale di Umberto D., quella in cui il cagnolino Flick salva l’anziano professore dai suoi cupi propositi di morte.
Ma Ladispoli ha fornito al cinema anche le sue spiagge e le sue strade: sul mare Pietro Germi vi ha diretto e interpretato alcune scene de L’uomo di paglia, ed è sulla Via Aurelia, all’altezza del Castello di Palo, che i due amici de Il sorpasso imbarcano l’anziano contadino con il sigaro spento in bocca che domanda placido: “Ma ‘sta machina nun core?”
A questo punto domandate del Parco di Palo, il giardino realizzato nell’Ottocento intorno all’omonimo Castello da Baldassarre e Ladislao Odescalchi con alberi e piante provenienti da tutto il mondo, e andate a visitarlo. Una sorta di Eden, penserete vedendolo. E non vi sbaglierete, perché fu proprio qui che John Huston ambientò le scene iniziali con Adamo ed Eva e Caino e Abele de La Bibbia, prodotto da Dino De Laurentiis nel 1964.
Ed è a partire dagli anni ’60 che Ladispoli fa da sfondo a film con ambientazioni marine. Avete presente Le coppie con Alberto Sordi, L’imbranato interpretato da Pippo Franco e Un sacco bello di Carlo Verdone? Sono girati tutti e tre nelle spiagge del centro di Ladispoli, che adesso voi ripercorrete sorridendo pensando alle battute umoristiche dei tre comici romani.

3° Ciak: La Fregene di Fellini
E’ la penultima tappa di questo primo percorso. La trovate sull’Aurelia poco prima di Roma, ed è per questo motivo che, oltre a essere considerata la spiaggia in dei romani, è sempre stata il buen retiro di attori e registi, da Ava Gardner e Walter Chiari a Elizabeth Taylor e Richard Burton, che vissero qui intense storie d’amore. Un omaggio a Federico Fellini, appena arrivati a Fregene, è più che doveroso. Il grande regista romagnolo non solo vi girò alcuni dei suoi capolavori, ma decise anche di costruirvi la sua residenza estiva. A celebrare e ricordare questo connubio è dal 2000 il Premio Fregene per Fellini, che si svolge in estate e che nel segno del cineasta di Rimini intende valorizzare le opere prime del cinema italiano.
Appena arrivati, sbucati dalla curva del Castello San Giorgio di Maccarese, vi apparirà la grande fresca pineta. In uno dei luoghi felliniani più famosi, passeggerete anche voi ricordando il Sordi de Lo sceicco bianco, la Masina de Giulietta degli spiriti, e il Mastroianni-Snaporaz de La città delle donne. Ed è ancora Mastroianni a fare ‘ciao ciao’ con la manina a una giovanissima Valeria Ciangottini nel finale de La dolce vita, girato sulla spiaggia di Passo Oscuro. Ripensate la scena e chiudete gli occhi.

4° Ciak: Ostia
Poco più in là, con la fantasia ma anche nella realtà, eccovi ad Ostia, dove si conclude il vostro giro cineturistico. Qui avrete solo l’imbarazzo della scelta. Nel girare tra le vie e le spiagge di questa famosa località balneare vi faranno da guida ancora il Sordi de Un americano a Roma e de Il tassista, Fellini con i suoi I vitelloni, Le notti di Cabiria, Amarcord, Carlo Verdone con il meglio della sua produzione (da Bianco rosso e Verdone a Borotalco, da Compagni di scuola a C’era un cinese in coma), i fratelli Sergio e Franco Citti (due ‘ostiensi’ doc che hanno raccontato il Lido di Roma con Ostia, Casotto e Due pezzi di pane, e hanno guidato il loro scopritore Pier Paolo Pasolini a farla conoscere attraverso Comizi d’amore, La terra vista dalla luna e Uccellacci e uccellini).
Proprio con un omaggio a Pasolini, Nanni Moretti conclude In Vespa, il primo episodio di Caro Diario, in cui, sulle note del Koln Concert di Keith Jarrett, al termine del suo peregrinare per Roma approda con il suo ciclomotore sul luogo in cui fu ucciso lo scrittore a Ostia.