L’artista Davide Toffolo racconta il “suo” Pasolini

L’artista, scrittore e musicista Davide Toffolo, leader dei Tre Allegri Ragazzi Morti, sul palco in questi giorni a Bologna e a Casarsa (rispettivamente il 1^ e il 3 ottobre 2015), riflette sul significato della figura di Pasolini e sull’influenza che ha esercitato per la sua ispirazione.
Considerazioni personali consegnate ad un’intervista che, a cura del giornalista Gabriele Giuga, è apparsa sul “Messaggero Veneto” del 1^ ottobre 2015. 

Porto in scena Pier Paolo, contestazione vivente
di Gabriele Giuga

www. messaggeroveneto.gelocal.it – 1^ ottobre 2015

«La cosa che mi accomuna di più? Non so, ma quello che sicuramente mi rimane di Pasolini è l’idea di essere una contestazione vivente. Di vivere cioè la realtà con una forte dose critica».  È così che racconta Davide Toffolo, protagonista con i Tre Allegri Ragazzi Morti dello spettacolo Pasolini. Un incontro in programma sabato 3 ottobre alle 21 nel teatro “di casa”, quello che a Casarsa porta il nome del poeta. «È una performance – continua Toffolo in una pausa delle prove dell’analogo spettacolo che vede la band pordenonese protagonista già giovedì primo ottobre a Bologna – che abbiamo realizzato per la prima volta circa un anno fa a Parigi. Ma l’idea era nata ancora prima».

Ci dica.
Il primo spunto per un lavoro meno convenzionale su Pasolini è sorto in occasione di una rassegna che si era tenuta al Museo delle Esposizioni di Roma. La direzione artistica della rassegna voleva proporre dei lavori originali sulla relazione tra musica e letteratura, tra cantanti, cioè, che incontrano la letteratura. Come spesso avviene, in queste cose si finisce sempre per fare un reading, piú o meno vario, ma pur sempre una lettura. Cosí abbiamo pensato di rivoluzionare l’idea e, visto che le forme che ci caratterizzano di più sono il fumetto e la musica, abbiamo pensato di costruire uno spettacolo che unisse dal vivo queste due forme a noi così congeniali, il fumetto in diretta e la musica.

E a Parigi come ci siete arrivati?
Siamo stati invitati dalla Cinémathèque Française a esibirci per la tappa parigina della mostra internazionale su Pasolini che ha toccato anche Barcellona, Roma e Berlino. Ed è stata una bella esperienza, molto intensa perché le immagini creano ovviamente una suggestione che il pubblico percepisce con molta forza.

"I tre allegri ragazzi morti". Disegno di Davide Toffolo
“I tre allegri ragazzi morti”. Disegno di Davide Toffolo

Ci spiega meglio cosa succede sul palco?
Tutto lo spettacolo ruota intorno a un interrogativo che Pasolini aveva ben chiaro nella mente, e cioè che cosa volesse dire essere uno scrittore oggi. Su questo interrogativo inizio a costruire il corpo di Pasolini, inizialmente nella forma di un totem, poi sviluppo una decina di disegni in diretta con i quali si ripercorrono i momenti piú significativi della vita di Pasolini. Ovviamente c’è anche la musica dei Tarm e la voce di Pasolini, con un finale che non anticipo per non svelare tutto dello spettacolo.

Lei per Pasolini ha una passione di lunga data
È vero che si è concretata dodici anni fa nel mio libro Pasolini, la prima graphic novel realizzata. Ma per essere precisi, la cosa che mi coinvolge di più di Pasolini è il metodo. Il fatto, come le dicevo prima, di essere una contestazione vivente, di far parte dei meccanismi senza subirli. Un po’ è tutta la filosofia dei Tarm.