Dossier Pasolini. Il laboratorio dell’inferno di Salò, a cura di Roberto Chiesi

Dossier Pasolini. Il laboratorio dell’inferno di Salò

a cura di Roberto Chiesi
Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna
in collaborazione con Cinemazero (Pordenone)

Sabato 6 luglio 2013, ore 15,45
Cinema Lumière – Sala Scorsese
Piazzetta Pier Paolo Pasolini 3 (Bologna)

“Mi sono innamorato di questa sceneggiatura proprio al momento in cui ho pensato di trasporre questo film nella Repubblica di Salò. (…) È stata l’idea creatrice del film. (…) È venuta una specie di coreografia nazifascista completamente onirica in quanto non c’è un saluto romano, non c’è uno che si metta sull’attenti, non c’è un ritratto del Duce, non si nomina mai niente, si nomina solo la parola “Salò” e la parola “Marzabotto”, due nomi. (…) Questo non è un film didascalico. Chi vuol comprendere, comprenda, chi ha orecchie per intendere, intenda. In realtà questo film si presenta come visionario.”

Sono alcune dichiarazioni rilasciate da Pier Paolo Pasolini durante l’ultima conferenza-stampa che tenne per il suo film postumo, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), la cui registrazione è uno dei materiali d’archivio che vengono presentati nell’ambito del dossier curato dal Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, in collaborazione con Cinemazero di Pordenone, sul ‘laboratorio’ del film.
Un laboratorio particolarmente complesso perché Salò fu l’unico film che Pasolini realizzò senza averne scritto la sceneggiatura ma basandosi su un copione largamente modificato durante le riprese e in sede di montaggio e doppiaggio, come un work in progress.
Grazie alle fotografie di scena e di set di Deborah Beer, in parte inedite, e ad alcuni documenti della lavorazione (come il copione della segretaria di edizione, Beatrice Banfi e annotazioni autografe di Pasolini), il dossier mostra la maggiore ampiezza narrativa che in origine avrebbe dovuto avere il prologo – l’Antinferno –, alcuni squarci dell’atroce ‘quotidiano’ della villa degli orrori, le foto del finale previsto originariamente – il ballo di tutta la troupe e il disvelamento del set – e alcune immagini – successivamente tagliate – dello sterminio delle vittime, una raffigurazione dei supplizi infernali che evoca la tradizione medievale ma allude all’orrore indifferenziato del presente.

Questo dossier audiovisivo, nato dalla collaborazione fra il Centro Studi – Archivio Pasolini e il Fondo Gideon Bachmann di Cinemazero (Pordenone), costituisce la prima parte di un progetto di ricerca ed editoriale sul film Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini.
Il progetto sarà presentato da Roberto Chiesi (Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna), Riccardo Costantini (coordinatore di Cinemazero) e Raffaella Canci (Archivio Fotografico di Cinemazero).

Seguirà la presentazione del volume Pier Paolo Pasolini. My Cinema, edito dalla Cineteca di Bologna. Interverranno i curatori, Graziella Chiarcossi e Roberto Chiesi.